Orica-Scott, Chaves: “Partecipare al mio primo Tour de France è come un sogno”

Esteban Chaves si prepara a prendere parte al primo Tour de France della sua carriera. Il talento colombiano approccia il grande appuntamento del suo 2017 con una prima fetta di stagione abbastanza travagliata, in cui non è riuscito ad affermarsi ad alto livello per via di un problema al ginocchio. Nonostante le incognite legate al suo stato di forma, l’atleta in forza alla Orica-Scott è al via della Grande Boucle con grande motivazione e con la gioia di chi affronta una grande corsa per la prima volta. “Partecipare al mio primo Tour de France è come un sogno – esordisce il sudamericano nella conferenza stampa che ha seguito la presentazione dei team – Tutto è iniziato con mio padre, seduto sul divano, guardando e riguardando il Tour de France in televisione e in quei momenti mi sono innamorato di questo sport. Cominciare questo Tour de France è già una vittoria per me”, racconta entusiasta Chaves.

Il ventisettenne è conscio che la strada che ha percorso per preparare il suo obiettivo stagionale non è stata ideale. “Questa non è una stagione normale per me perché ho gareggiato solo al Delfinato e in Australia”, ammette. Al contempo non si scoraggia e giunge ad una conclusione: “Alla fine tutti i corridori hanno avuto diversi percorsi di avvicinamento. Chi attraverso il Catalogna, chi con i Paesi Baschi, con il Romandia o il Giro di Svizzera”, realizzando che non conta solo il numero di corse approcciate per potersi presentare competitivi a un grande appuntamento.

Nonostante sia professionista dal 2011, gareggiare in Francia è stata una novità assoluta per il nativo di Bogotà. “Il Delfinato è stato un grande shock – commenta – Lo è stato perché non avevo mai fatto corse in Francia, che si tratti di Delfinato, di Parigi-Nizza, né tantomeno del Tour de France, per cui tutto questo è una nuova esperienza”. Oltre alla questione geografica, il rientro alle corse sulle strade europee è stato anche il ritorno dopo un digiuno abbastanza prolungato: “Sono passati otto mesi da quando ho corso l’ultima volta in Europa, al Lombardia. Sono rimasto sconvolto, ma sono veramente felice di tornare a competere, soprattutto nel Vecchio continente”, spiega l’ex Colombia – Coldeportes. Non sarà il solo colombiano a prendere parte alla Grande Boucle. Movimento ciclistico in ascesa e con un forte seguito, quello sudamericano sarà rappresentato alla Grande Départ di Dusseldorf da altri sei elementi. “È davvero bello cominciare questa corsa in sette connazionali”, commenta il ventisettenne, il quale lancia un appello a tutti i suoi connazionali: “Il messaggio che mando ai colombiani è quello di sostenerci e di credere nei propri sogni”.

Non solo di obiettivi personali quindi, ma il Tour di Chaves sarà caratterizzato anche di velleità collettive . Nonostante “il primo obiettivo è quello di divertirsi”, resta il fatto che l’Orica-Scott presenta due tiratori scelti nella sua line-up. “Non è un segreto, siamo in due a poter fare classifica, ovvero io e Simon – prosegue il colombiano – Yates cercherà di conquistare la maglia bianca e cercheremo di fare del nostro meglio per ottenerla”, sottolineando come all’interno del team australiano sia ben chiaro anche un obiettivo parallelo a quello della classifica generale.

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